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La voce dell’adolescente: Pompei, Vesuvio e reggia di Caserta

Per la gita scolastica della seconda superiore ci siamo recati in tre luoghi molto famosi nei dintorni di Napoli: Pompei, la reggia di Caserta e il Vesuvio.


Senza nemmeno passare dall’hotel abbiamo subito visitato Pompei, che in quel periodo era nota per i continui crolli, ma che riserva comunque straordinarie bellezze.

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Pompei, infatti, è molto particolare in quanto può offrire un’idea molto verosimile di come fossero le città dell’antichità e, visitandola, si ha quasi l’impressione di vivere in quella città e ci si può fare una idea di come si svolgesse lì la vita quotidiana.
Molto interessanti sono le taverne dove le persone andavano a bere e mangiare e dove si poteva comprare il cibo da asporto: infatti si possono ancora osservare delle grandi conche sul “bancone” dove venivano posati i cibi oppure le bevande.
Altro elemento piuttosto strano e divertente sono i numerosi simboli fallici sparsi lungo le strade che, come fossero frecce, indicano la strada verso il “lupanare” che corrisponde al moderno casino o bordello.
A differenza di ora, andare con le prostitute era assolutamente legale e, in alto nelle stanze di questo luogo, vi sono raffigurate le varie posizioni e ognuno poteva scegliere quale più preferiva, come se scegliesse da un listino prezzi di un qualunque bar.
La parte più importante però rimane il foro al centro della città, ricco di splendide statue e raffigurazioni.
Posso dire quindi che i numerosi crolli, dovuti ad una mancanza di appoggio economico da parte dello stato, non hanno finora pregiudicato enormemente la bellezza di questo luogo.
L’indomani ci siamo invece recati sul vulcano che ha causato la fine della vita nella appena visitata Pompei.

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La cosa che subito salta all’occhio salendo le pendici dell’imponente Vesuvio sono le varie case costruite proprio in quel luogo, che fanno pensare all’assurdità dell’uomo che pur di colonizzare e speculare fa vivere delle persone su un vulcano dormiente ma attivo, che da un momento all’altro potrebbe eruttare.
Giunti nella parte superiore, la vegetazione scompare piano piano lasciando spazio a rocce e polvere. Arrivati in cima si nota il maestoso cono del vulcano, molto profondo, che finisce in una distesa di terra nella quale è riuscito a crescere perfino un alberello.
Circumnavigando il cono si può vedere l’interno da varie angolazioni e ci si può fare una idea del danno che può provocare una ingente quantità di lava uscente da un cratere così grande.
Lasciato alle spalle il grande vulcano ci siamo recati alla celebre reggia di Caserta.

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Da fuori ci si può fare solo una idea della grandiosità di questo luogo perché visitata dall’interno si ha l’impressione che gli ambienti che la compongono non finiscano mai.
Le varie stanze però sono molto diverse tra loro e anche molto vivaci: affreschi e raffigurazioni dei più importanti artisti dell’epoca rendono unico e affascinante ogni angolo della reggia, mentre l’oro e le pietre preziose che adornano porte e pareti danno il tocco  finale.
Imponente allo stesso modo è il giardino della reggia che si estende per molti ettari e si conclude in una fontana monumentale che scende attraverso piccole cascate.
Nonostante abbiamo girato intorno a Napoli senza averla visitata, abbiamo visto quante bellezze ci riservano i luoghi nei dintorni del capoluogo campano.

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