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Il mare e i dintorni di Trieste

Nonostante sia una città di mare, a Trieste non è molto facile trovare un luogo per fare il bagno. Dunque, se siete fra coloro che d’estate non possono fare a meno di una nuotata nell’acqua salata, armatevi di pazienza e preparatevi a lunghe ricerche.
Molto meglio invece esplorare i dintorni alla ricerca delle bellezze di questa terra.

L’accesso al mare
Praticamente tutta la costa pertinente al comune di Trieste è occupata da cantieri più o meno dismessi, stabilimenti industriali, porti e attracchi per le grandi navi.
L’unica zona dove è possibile la balneazione è l’area tra la Riva Traiana e il molo Fratelli Bandiera. Qui si trovano dei bagni di antica tradizione, con ingresso a pagamento. Il “Lanterna” ha prezzi molto popolari, ma ha una particolarita: ci sono due spiagge separate, una riservata a donne e bambini, l’altra agli uomini.  Per quanto riguarda l’ “Ausonia”, i prezzi sono quelli medi di una qualunque piscina cittadina. Non aspettatevi una spiaggia vera e propria; c’è solo una piccola striscia, adatta più che altro ai bambini. Il resto è un insieme di passerelle e pontili da cui si accede al mare tramite scaletta.

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L’alternativa è spingersi sulla strada verso Barcola. Prima di arrivare al paese ci sarebbe uno stabilimento balneare raggiungibile tramite una passerella che scavalca i binari. Il bagno è gestito dal Dopolavoro Ferroviario e per accedere è necessario farsi soci. Dunque è assolutamente sconsigliabile per il turista che rimane solo pochi giorni a Trieste, visto che occorrerebbe pagare la tessera annuale oltre al normale ingresso.

Se si cerca un accesso libero al mare, il punto più vicino rimane dunque Barcola. Attenzione: non stiamo parlando di spiagge (che qui vi potete tranquillamente dimenticare!). Tutto il lungomare di Barcola è in realtà un marciapiede di cemento, intervallato da scalette che permettono di scendere in acqua.
Ovviamente, se avete bambini con voi, scordatevi palette e secchielli e prevedete assolutamente ciambelle o braccioli perchè si entra direttamente nell’acqua fonda.

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Se possibile, scegliete le parti di lungomare che hanno alle spalle piccole pinete o giardini, in modo che i bambini possano giocare in sicurezza e anche per non lasciarli a grigliarsi sul cemento.

Il problema principale in alta stagione è trovare parcheggio per l’auto: preparatevi a lunghe ed estenuanti ricerche, a meno che non arriviate molto presto.

Per trovare una spiaggia degna di tale nome, per di più libera, bisogna spingersi ancora più in là, oltre Grignano. Ci sono spiaggette libere (di ciottoli) come quella dei Filtri, fra Santa Croce e Aurisina, o la Costa dei Barbari più avanti, ma non è facile arrivarci e soprattutto permane ovunque il problema del parcheggio.
Più raggiungibile è la baia di Sistiana. Qui una parte è adibita a porto turistico, ma c’è anche una spiaggia libera, sempre in ciottoli.

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Da Trieste, dirigendosi dalla parte opposta, verso Muggia, si possono trovare bagni con ingresso a pagamento nei dintorni del paese.
Se invece si cerca una spiaggia libera, anche qui bisogna spingersi molto più avanti. Fate attenzione: in men che non si dica vi ritroverete in Slovenia; ricordatevi che dovete avere la cosiddetta “vignetta”, un contrassegno adesivo da applicare al vetro, se volete utilizzare superstrade e autostrade, altrimenti potrete rimanere solo sulle strade minori.

Cosa vedere nei dintorni di Trieste
La prima cosa che non dovete perdere è il Castello di Miramare. Si tratta di un elegante edificio, posto in posizione panoramica su un promontorio, fatto edificare alla metà dell’Ottocento da Ferdinando Massimiliano d’Asburgo.

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Il biglietto è gratuito sotto i 18 anni di età, quindi consiglio la visita soprattutto alle famiglie, anche perchè vale la pena vedere questo gioiello, che si inserisce perfettamente nella bellezza naturale del golfo di Trieste.

Dopo la visita al palazzo, si può sostare nel bellissimo parco circostante, dove si può passeggiare liberamente. All’interno del parco c’è anche il centro visite della Riserva Naturale Marina, gestita dal WWF.

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Proseguendo si può raggiungere il castello di Duino. L’ingresso non è economico e per di più spesso vi sono mostre o eventi che riducono l’orario di visita.
Si può comunque osservarlo almeno dall’esterno, e la vista migliore sarebbe dalla passeggiata lungo la costa, conosciuta come sentiero Rilke.

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Quando ci siamo stati noi e fino al 2013 il sentiero era liberamente accessibile a tutti. Attualmente purtroppo risulta chiuso, perchè alla scadenza della concessione la proprietà ha tolto la gestione al comune, chiudendo di fatto l’accesso al pubblico.
Si tratta comunque di un sentiero da cui si gode una vista mozzafiato su tutta la costa del golfo di Trieste; la passeggiata è adatta a tutti, ma è preferibile evitare le ore calde in piena estate perchè è in gran parte al sole.

Poco oltre Duino si può fare una visita anche alle foci del Timavo; è una zona molto piacevole in estate per la sua frescura: si può riposare all’ombra, intorno alle polle d’acqua create dal fiume, ma si può visitare anche la chiesa di san Giovanni in Taube, sorta sui resti di un precedente tempio romano.

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Un’altra escursione consigliata da Trieste è quella a Muggia. Il nucleo più antico sorgeva sull’altura dove ora si trova il parco archeologico di Muggia Vecchia, che conserva i resti dell’abitato medievale e la chiesa.

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Dal Cinquecento l’abitato fu trasferito dove ora sorge la Muggia attuale. Vale la pena dare uno sguardo al piccolo porto e girellare tra le strade del centro storico. Notevole soprattutto il duomo, dalla facciata davvero interessante, che fu edificato nel XIII° secolo ma molto rimaneggiato nel Quattrocento.

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Se preferite abbandonare la costa e spingervi nell’interno, potete invece scegliere l’escursione nella Val Rosandra, che si trova nei pressi del comune di San Dorligo della Valle. La principale via d’accesso è dalla frazione di Bagnoli della Rosandra.
Si tratta di una riserva che offre percorsi naturalistici per tutti, in uno scenario di grande bellezza, e che permette di vedere da vicino flora e fauna del Carso.

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Un ultimo consiglio se avete poco tempo a disposizione ma volete comunque uscire dalla città. Andate in piazza Oberdan e prendete il tram per Opicina.

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La tratta fu inaugurata nel 1902 e permette di salire fino a Villa Opicina, ma consiglio di scendere alla fermata dell’obelisco, dove parte la via panoramica da cui potrete apprezzare Trieste e i suoi dintorni.
La salita con questo tram che si inerpica, trasformandosi in certi tratti in funicolare, piacerà molto anche ai bambini.

(Leggi anche Trieste, città dai mille volti)

 

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