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Liebster Award 2016

Ringrazio Reporter in viaggio per aver nominato il sito di viaggi di Tetto e avermi così spinto a partecipare al Liebster Award 2016 e a scrivere quindi l’ultimo post dell’anno!
In sintesi, il gioco consiste nel rispondere a 10 domande e citare altri 10 blog simili a cui proporre 10 nuove domande.
Confesso che non conosco altri blog di viaggio, a parte chi mi ha tirato in ballo e altri che gia sono stati nominati ( e che quindi non posso nominare a mia volta, altrimenti il gioco si avvita su se stesso!)
Quindi parteciperò a questa sorta di catena rispondendo alle domande che mi sono state poste; poi ne proporrò 10 per chiunque dei lettori abbia voglia di rispondere e proseguire così il gioco…


Liebster Award 2016 –  le domande di Reporter in viaggio

1. Cosa rappresenta per te il viaggio? Un’esigenza che ho da sempre, cioè quella di allargare ogni tanto i miei orizzonti, di uscire dalla routine. Non ho bisogno di andare molto lontano, verso posti esotici, per sentirmi “fuori dalla gabbia”; mi basta anche una spedizione a corto raggio. E, soprattutto, sono una persona che ha bisogno di radici. Quindi amo partire, ma con la sicurezza di avere una casa e una città a cui poi tornare alla fine del viaggio.
2. Quali sono i tuoi libri di viaggio preferiti?
Quelli che ho scritto: “Sulle tracce degli avi”; in cui racconto il viaggio fra Trieste e Graz alla ricerca dei luoghi in cui vivevano i miei bisnonni Alessandro e Zina. E “Il ramo ritrovato”, che riassume moltre altre ricerche sul campo, anch’esse riguardanti la memoria familiare.
3. Qual è il viaggio più bello di cui hai ricordo?
Il primo che mi viene da nominare è quello in Grecia nel 1996, proprio con Reporter in viaggio e un’altra compagna di università. L’ho già detto, è stato uno di quei fortunati casi in cui si vogliono le stesse cose  e si collabora davvero. Indimenticabile. Poi cito il mio primo (e unico) viaggio di coppia: Parigi, nel 1998. Viaggio di nozze, già il primogenito in arrivo, ma è stato il nostro unico tête-à-tête di più giorni, prima di diventare famiglia. E infine premio certe avventure dell’infanzia, sempre in Grecia, con i miei genitori.
4. In quale città del mondo ti piacerebbe vivere e perchè?
Da sempre, risponderei Parigi! è la città in cui mi sento a mio agio, che vedrei anche un milione di volte, e da cui soffro di più ad andarmene. So bene che visitare una città è altra cosa dal viverci, ma vorrei almeno starci abbastanza a lungo da non dovermene ogni volta andare con la sensazione di non aver visto che un centesimo di ciò che offre!
5. Qual è il luogo visitato che ti ha stupito di più (nel bene o nel male). Forse Lubiana; ero molto prevenuta, a causa di visiste deludenti nell’est Europa, e invece mi sono dovuta ricredere completamente!
6. Hai mai fatto un viaggio da sola/o?
Un viaggio mai; ma mi è capitato varie volte di partire da sola, per raggiungere un gruppo di persone sconosciute con cui condividere delle vacanze-lavoro. Mi ricordo bene la sensazione all’andata, di viaggiare verso un’incognita; e una certa malinconia al ritorno, con il pensiero che andava alle persone conosciute, ai momenti trascorsi insieme.
7. L’attuale situazione internazionale e il rischio terrorismo influiscono sulle tue scelte di viaggio?
Non particolarmente. Certo, viene da evitare certe mete, come le grandi capitali europee. Ma sono anche ben conscia che tutto può succedere ovunque e che la città in cui vivo, Firenze, non è certo meno a rischio di altre.
8. Come documenti i tuoi viaggi?
Intanto amo fare fotografie, da sempre. E qualcuna la condivido con gli amici sui social network. Poi con mio marito scriviamo sempre un “diario di viaggio” delle nostre vacanze estive. E infine c’è il blog di Tetto, no? Direi che ogni mio spostamento è ben documentato!
9. Il souvenir di un viaggio a cui sei più affezionata? Direi una macchinina comprata a Creta. Di qualità infima, e con un meccanismo ad attrito per provocare scintille che sicuramente non era in regola con nessuna norma di sicurezza… ma che rappresentava una grossa conquista. Era infatti il premio per il nostro primogenito che, dopo un po’ di incidenti (come quello proprio all’ingresso di un monastero), aveva imparato a fare la pipì al momento giusto.
10. Qual è la tua prossima meta? Chi lo sa? da noi la scelta di una destinazione è il risultato di una lunga mediazione tra i vari componenti della famiglia, quindi…. vedremo!

Bene, e ora per chi si volesse cimentare, ecco una lista di domande a cui rispondere. In ogni caso, buon 2017, ricco di bei viaggi, a tutti i lettori!!

Liebster Award 2016 – le domande di Tetto

1. Qual è stato il primo viaggio importante della tua vita?
2. Come scegli le tue mete?
3. Potendo scegliere, con chi preferiresti partire?
4. Hai mai conosciuto persone durante un viaggio con cui poi sei rimasto/a in contatto?
5. Quali oggetti non rinunceresti mai a mettere in valigia?
6. C’è una meta che ti ha deluso?
7. In quale paese visitato ti sei sentito/a più a tuo agio?
8. Cita tre destinazioni che consiglieresti per : a) un viaggio da soli; b) un viaggio di coppia; c) un viaggio per famiglie con bambini
9. Quali souvenirs compri abitualmente?
10. Con quale personaggio famoso faresti un viaggio? dove?

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