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Albenga, città delle cento torri

Abitato di antichissima fondazione, Albenga è chiamata “la città dalle cento torri”. L’origine del nome si può ben intuire quando ci si trova nel cuore del suo centro storico e si è subito sovrastati da torri e campanili svettanti.
Il fulcro della città è piazza San Michele, intorno alla quale si affacciano molti dei principali edifici storici. Su uno dei lati corti troviamo la cattedrale di San Michele. Costruita in epoca medioevale nel sito di una preesistente chiesa paleocristiana, è stata poi rimaneggiata nel corso dei secoli, ma conserva resti della costruzione originaria nella parte bassa della facciata.

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I portali laterali risalgono al XIII secolo, mentre quello centrale al Seicento. Da notare le sculture che incorniciano un affresco ormai dilavato, sotto il rosone, con figure umane e animali che forse possono interessare anche i bambini.

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L’interno, a tre navate, colpisce per la mescolanza di elementi riferibili ad epoche diverse, dalla cripta protoromanica fino agli affreschi ottocenteschi del soffitto. Di rilievo anche il campanile, costruito a fine Trecento sulle strutture di una precedente torre.

Osservando la facciata della cattedrale, sulla sinistra, si trova il palazzo vecchio del comune, con relativa torre comunale.

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Sede del museo civico, conserva nel loggiato al piano terreno reperti romani e iscrizioni medievali, oltre a un affresco con crocifissione.

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Sul retro si trova il battistero, una struttura paleocristiana adorna all’interno di affreschi (di cui si conserva qualche traccia) e soprattutto di mosaici, che richiamano alla mente quelli ravennati.

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Nelle adiacenze è da vedere inoltre la piazzetta dei leoni, incastonata tra l’abside della cattedrale e il palazzo della nobile famiglia Costa: i leoni, che danno il nome alla piazza, furono portati da Roma proprio da esponenti di tale casata.

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Sulla centrale piazza San Michele si affaccia anche il palazzo Peloso-Cepolla. Consiglio la visita al Museo navale romano, allestito al suo interno e adatto anche ai ragazzi, che permette di vedere i resti, ben conservati, del carico di una nave romana affondata nel mare antistante Albenga e altri reperti provenienti da esplorazioni subacquee intorno all’isola Gallinara.

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Degni di nota anche alcuni ambienti del palazzo, come la sala degli affreschi.

Notevoli sono anche gli edifici intorno e di fronte al palazzo vecchio del comune, come la casa Fieschi Ricci – con parti romaniche, loggia trecentesca e portale rinascimentale -, il palazzo D’Aste, la casa e torre D’Aste Ricci Rolandi, con bifore e trifore, la loggetta dei Quattro Canti.

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Vale la pena scoprire tutto il centro storico di Albenga, a cominciare da  via medaglie d’oro, cardo massimo dell’antica città romana, alle cui estremità si aprono due porte cittadine. Altre arterie da non perdere sono via Roma, su cui si affaccia palazzo Oddo, o la prosecuzione di via Ricci, via Enrico d’Aste, su cui si affaccia la chiesa di Santa Maria in fontibus, di origine altomedievale, ma con rimaneggiamenti delle epoche successive.

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Consiglio infine di andare alla scoperta delle viuzze secondarie: vi capiterà così di trovare l’ex complesso di San Domenico, che mostra su un muro esterno interessanti affreschi,

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o gli stretti vicoli intorno a piazza San Francesco, oppure angoli più “rustici”, come quelli di piazza Trincheri.

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Vi può anche capitare, come successe a noi, di imbattervi in divertenti murales contemporanei! Vedrete che Albenga vi rimarrà nel cuore…

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